Sindrome da rientro: cos’è e come gestirla
La fine delle vacanze segna il ritorno alla normale routine e agli impegni quotidiani. Non per tutti ciò avviene in modo semplice e alcune persone sperimentano ciò che viene definita “sindrome da rientro”. In particolare, la sindrome da rientro interessa le persone che hanno difficoltà a organizzare i propri impegni quotidiani e a ritagliarsi dei momenti di svago e relax durante la giornata.
Vediamo quali sono le sue carateristiche e come possiamo imparare a gestirla, al fine di ritrovare un maggior benessere emotivo.
Quali sono le cause della sindrome da rientro e i suoi sintomi?
E’ da precisare che la sindrome da rientro non è una patologia, ma uno stato psicologico transitorio in cui si manifestano prevalentemente sintomi fisici e psicologici di lieve entità quali:
- ansia
- tristezza
- irritabilità
Perchè proviamo questi sintomi? Spesso durante le vacanze stringiamo nuove amicizie e il rientro a casa comporta un allontanamento non solo dai luoghi di villeggiatura, ma anche dalle persone che abbiamo conosciuto, con un conseguente stato emotivo di tristezza e nostalgia. Inoltre, durante le vacanze mettiamo da parte i nostri impegni quotidiani, che ci troviamo a dover riprendere necessariamente al nostro rientro: facilmente possiamo sentirci sopraffatti e carichi di responsabilità.
La fine delle vacanze comporta anche il rientro al lavoro e se da una parte questo può essere un evento piacevole in quei casi in cui ci sentiamo soddisfatti della nostra attività lavorativa, in altri casi può essere emotivamente difficile per coloro che si trovano a svolgere un lavoro che non soddisfa le proprie ambizioni.
Come possiamo gestire la sindrome da rientro?
Come abbiamo visto, la sindome da rientro comporta alcuni sintomi quali ansia e tristezza. Come possiamo gestire questi stati emotivii?
- E’ molto importante coltivare le nostre relazioni, continuando ad avere un contatto con le persone che abbiamo conosciuto durante le vacanze e allo stesso tempo frequentando le amicizie di sempre;
- Ritagliamoci dei momenti piacevoli e di relax durante il giorno, riprendendo le attività piacevoli che abbiamo sempre fatto e coltivando nuove passioni
- Decidiamo di ritornare dalle vacanze qualche giorno prima del rientro al lavoro piuttosto che a ridosso della ripresa dell’attività lavorativa.
Per approfondire:
Come possiamo gestire la sindrome da rientro al lavoro?
La sindrome da rientro può avere un impatto notevole in particolare all’idea di dover rientrare al lavoro. In questi casi, è importante:
- organizzare il lavoro in modo tale da non sovraccaricarci troppo al nostro rientro, ma stabilendo anche delle priorità nei compiti da svolgere;
- concediamoci delle pause un po’ più lunghe del solito almeno per i primi giorni, così che il nostro fisico e la nostra mente possano abituarsi gradualmente ai nuovi ritmi;
- ascoltiamo le nostre emozoni: nel caso in cui l’ansia, la tristezza e l’irritabilità sono molto intense, probabilmente questi stati emotivi sono il segnale di un’insoddisfazione generale che può portarci a rivalutare in alcuni casi le nostre scelte lavorative.
Come possaimo aiutare i bambini a gestire la sindorme da rientro?
La sindorme da rientro non coinvolge solo gli adulti, ma anche i bambini, i quali possono sperimentare anche loro ansia all’idea di rientrare a scuola, tristezza e irritabilità. Come aiurali?
- Riprendiamo le attività quotidiane e di routine qualche giorno prima che inizi la scuola, in modo tale da facilire anche nei più piccoli un riadattamento alla quotidianeità
- Favoriamo un dialogo che consenta ai nostri figli di comunicare le proprie preoccupazioni ed emozioni, accogliendo e normalizzando i loro stati emotivi, e facendoli sentire compresi nelle loro emozioni.