Il potere della narrazione: come il diario può aiutare nella cura dei problemi emotivi

Il potere della narrazione: come il diario può aiutare nella cura dei problemi emotivi

La narrazione attraverso un diario costituisce un metodo altamente efficace per la cura e la consapevolezza di sé. La scrittura rappresenta un potente strumento per raggiungere la guarigione, consentendo all’individuo di esplorare la propria storia di vita attraverso l’ascolto e la rappresentazione emozionale della propria esperienza. In tal modo, la narrazione consente di accedere ad un vissuto inconscio che può sfociare in una creazione immaginativa, grazie alla quale il soggetto può riportare alla luce rimossi aspetti inconsci.

Il potere della narrazione sembra derivare dalla sua capacità di evocare un misterioso fascino, che coinvolge non solo il bambino, ma anche il contesto sociale e il clinico, alla ricerca di un nuovo mezzo di cura. L’attrattiva di questa tecnica terapeutica sembra risiedere nella sua capacità di offrire l’esperienza del racconto e dell’immagine come unico modo per scoprire l’individualità e differenziarsi dal collettivo.

Approccio olistico globale: la narrazione come strumento terapeutico

In tempi recenti, la risposta terapeutica alle problematiche psicologiche deve andare oltre le teorie esistenti, adottando un approccio olistico globale anziché limitarsi ad un approccio esclusivamente cognitivo o fisiologico. L’individuo, sia esso bambino o adulto, non è semplicemente un corpo animale dotato di simbolizzazione, ma piuttosto un corpo influenzato dal linguaggio e plasmato dalla tradizione culturale di appartenenza. Le funzioni del corpo stesso sono modellate dal rapporto con l’Altro e non esiste un codice uniforme per tutti. In tale contesto, la narrazione rappresenta uno strumento che si inserisce all’interno del rapporto del soggetto con l’Altro, soddisfacendo i bisogni infantili su un piano differente da quello reale e relazionale. Grazie alla narrazione, l’individuo è in grado di far emergere le proprie ansie e di attribuire un significato ai fantasmi interiori, esternalizzandoli sotto forma accettabile.

Cura attraverso la narrazione

La narrazione rappresenta un processo che richiede, invoca e desidera, dando vita a un meccanismo di rimozione attraverso il linguaggio che viene narrato all’Altro, al fine di mostrare tutta la sua potenza e sfidare la conoscenza esterna.

Si tratta di una modalità di risposta, un tentativo di risoluzione e una cura attraverso la quale il soggetto instaura un rapporto con il terapeuta fondato esclusivamente su un contatto relazionale intimo.

La cura attraverso la narrazione può risultare complessa e delicata, dal momento che è difficile decifrare il messaggio della simbologia inconscia che non deve essere – ancora una volta – soffocata, repressa o alimentata con un messaggio errato. Al contrario, essa richiede di essere accolta, compresa e amata attraverso l’affetto che è mancato e che da sempre il soggetto cerca.

Atteggiamento psicologico

L’atteggiamento psicologico con cui ci si avvicina alla narrazione non dovrebbe essere orientato alla cura del corpo o dei sintomi del paziente, ma piuttosto alla capacità di accogliere l’emozione inconscia del paziente. Attraverso questo processo, il paziente può riappropriarsi dei propri fantasmi, dei propri dolori e del proprio corpo interiore. In questo processo di trasmutazione, che può essere attualizzato e reso presente nel qui e ora, si creano i presupposti per una rinascita consapevole e soprattutto desiderata, in cui la narrazione diviene il mezzo da utilizzare e il mezzo di guarigione.

L’approccio terapeutico: riconfigurare il mondo dell’individuo

È fondamentale, pertanto, adottare un approccio terapeutico che consenta alla narrazione di riconfigurare il mondo dell’immaginazione, della fiducia in sé stessi e nell’inconscio individuale. È importante ricordare che l’obiettivo della terapia non è la cura di un oggetto malato, ma la guarigione del soggetto nella sua interezza. Questo approccio richiede una comprensione profonda e un’attenzione sensibile alla narrazione del paziente, affinché possa emergere l’esperienza del racconto e dell’immagine come unico modo per scoprire l’individualità e differenziarsi dal collettivo. Solo così si può giungere alla guarigione, con l’ascolto e l’immagine emozionale del racconto della propria storia di vita.

In questo tipo di approccio terapeutico, si evita di parlare di traumi o emozioni bloccate e si preferisce invece un trattamento basato sull’accoglienza delle emozioni danneggiate, offrendo un’immagine integrata in cui mente e corpo sono accolti in modo unificato. Questo atteggiamento mentale deve guidare l’intero processo di terapia, perché solo attraverso l’esperienza di sentirsi accolti e compresi completamente, si può superare la scissione mente-corpo che caratterizza molte patologie, anche fin dalla prima infanzia.

È fondamentale che il trattamento sia mirato a curare principalmente le problematiche psicologiche, con l’obiettivo di superare la scissione e ristabilire l’unità globale della persona. Se il trattamento si concentra solo su un aspetto del disturbo, rischia di perpetuare la scissione e compromettere l’efficacia della cura. In questo senso, la narrazione diviene uno strumento fondamentale per creare un’esperienza di accoglienza delle emozioni danneggiate e per permettere al paziente di riappropriarsi della propria interezza.

Obiettivi della terapia

Per realizzare un progetto terapeutico efficace è fondamentale mantenere una visione integrata mente-corpo, che comprenda la cura del corpo, del disagio in relazione all’Altro e delle relazioni interpersonali. Al centro di tutto ciò c’è l’ascolto attento e rispettoso delle parole, delle emozioni, dei dolori, delle paure, delle angosce e dei desideri del soggetto. Questo ascolto non è solo una questione di udito, ma implica un’accoglienza profonda e rispettosa del soggetto anche quando si sente poco presente o quando è assorbito dal sintomo che lo affligge. In questo modo si entra in gioco con la storicità della parola e del linguaggio, che il soggetto ha imparato fin dalla nascita, ricostruendo i significati, ridando vita ai vissuti e ai simboli che racchiudono dolore e mancanza. Questo processo permette di dare significato alla propria storia e di svelare i motivi alla base della sofferenza attuale e della patologia. Solo in questo modo, la narrazione diventa uno strumento di guarigione e rinascita profonda e duratura.