Il ruolo degli insegnanti e dei genitori nel sostenere i bambini nel rientro a scuola
I bambini, così come gli adulti, possono risentire della ripresa delle normali attività quotidiane e dei doveri da svolgere dopo la pausa estiva.
Se per alcuni bambini il rientro a scuola equivale alla possibilità di incontrare nuovamente i propri compagni di classe e gli insegnanti dopo la pausa estiva, per altri bambini il ritorno tra i banchi è un evento non sempre vissuto con piacere, ma spesso carico di ansie e preoccupazioni. Gli insegnanti e i genitori hanno un ruolo importante nel sostenere i bambini nel rientro a scuola.
Come gli insegnanti possono sostenere gli alunni?
Gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale nel fornire un adeguato supporto ai bambini, a partire dalle metodologie didattiche. La scuola primaria è un luogo di educazione fondamentale per i bambini. Non è soltanto l’istituzione dove si apprendono conoscenze e contenuti didattici, ma nei primi anni di scolarizzazione i bambini sviluppano le competenze sociali, imparano a rapportarsi ai propri coetanei e apprendono regole di interazione sociale. Gli insegnanti possono fornire un importante contributo nel regolare le ansie e preoccupazioni dei propri alunni ascoltando le loro paure ed accogliendole, ponendosi in un ascolto empatico dei loro vissuti emotivi. Inoltre, possono adattare le metodologie didattiche alle esigenze della classe. Ad esempio, l’uso di metodologie didattiche non improntate alla competizione quanto piuttosto alla cooperazione è di fondamentale importanza per abbassare le ansie da prestazione dei bambini. Metodologie didattiche cooperative consentono ai bambini di sviluppare l’autoefficacia e relazioni positive con i coetanei. Inoltre, esse risultano essere maggiormente stimolanti per i bambini rispetto alla classica lezione frontale, in quanto fanno leva sulla loro motivazione ad apprendere.
I genitori, dal canto loro, dovrebbero sviluppare un rapporto di collaborazione con gli insegnanti, rivolgendo i propri dubbi e ascoltando il loro punto di vista. Bisogna considerare, infatti, che i docenti hanno la possibilità di osservare i bambini in un ambiente diverso da quello familiare e quindi fornire un punto di vista anche differente da quello dei genitori.
Per approfondire
Come i genitori possono aiutare i propri figli?
Anche i genitori hanno sicuramente un ruolo fondamentale nel diminuire le ansie e preoccupazioni dei propri figli. Capita spesso che i genitori tendono a sminuire le ansie dei propri figli per la scuola, sdrammatizzando, con l’idea che in tal modo il bambino possa tranquillizzarsi. In realtà, così facendo i figli possono sentirsi poco compresi dai genitori. Sarebbe opportuno, invece, fermarsi ad ascoltare i loro stati emotivi, accogliendo le loro preoccupazioni e supportandoli. Possiamo condividere con loro ricordi della nostra infanzia, in cui anche noi abbiamo vissuto esperienze simili alle loro, parlando di ciò che ci preoccupava anche a noi. In tal modo, i bambini si sentono rassicurati e compresi. Inoltre, è importante non far vivere la scuola in base a premi e punizioni: in tal modo è molto probabile che aumenti un’ansia da prestazione nei bambini. Quindi, i figli non vanno premiati con beni materiali per i propri successi o puniti per i propri insuccessi. Piuttosto, facciamoci raccontare come hanno vissuto emotivamente gli eventi di cui ci parlano, le loro sensazioni. I bambini devono sentire di poter contare sulla vicinanza e sull’accoglimento dei genitori sia quando ottengono un successo scolastico, sia quando hanno un insuccesso. Aiutiamo il più possibile i bambini a vivere la scuola come un piacere piuttosto che un obbligo.