Depressione: il contributo scientifico del neuro scienziato Davide Dulcis e i suoi collaboratori dall’Università della California.
Una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università della California a San Diego, coordinata dal neuro scienziato italiano Davide Dulcis, ha evidenziato che, l’alternanza di luce/buio per un periodo breve/lungo, può contribuire allo stato psichico dei soggetti.
Dalla ricerca è emerso che, manipolando i segnali nervosi che si attivano quando l’occhio viene colpito dalla luce solare e arrivano al cervello, è possibile modificare gli stati emotivi preesistenti in un soggetto.
Gli occhi: caratteristiche e funzioni.
Gli occhi, come tutti gli organi di senso, ricevono e registrano segnali differenti durante il corso della giornata. Gli occhi sono costituiti da:
- Congiuntiva;
- Cornea;
- Coroide;
- Corpo vitreo;
- Cristallino;
- Iride;
- Macula;
- Nervo ottico;
- Retina;
- Sclera;
- Uvea;
- Umor acqueo;
- Fotorecettori (coni e bastoncelli della retina).
Le parti dell’occhio maggiormente coinvolte nella registrazione della luce sono i fotorecettori.
I fotorecettori sono cellule nervose sensibili alla luce e, rispettivamente sono i coni e i bastoncelli.
I fotorecettori sono presenti nella retina e ricoprono ognuno un ruolo distinto:
- I coni sono fotorecettori concentrati nella parte centrale della retina e deputati alla percezione dei colori e alla visione distinta;
- I bastoncelli sono fotorecettori presenti nella zona più periferica della retina e sono deputati alla visione della realtà esterna in condizioni di scarsa luminosità.
Alla loro funzione contribuiscono milioni di cellule specializzate che si attivano in base ai cambiamenti di intensità e durata della luce solare.
Queste cellule agiscono sui neuroni presenti nel nucleo soprachiasmatico che sono deputati alla regolazione dell’umore e dell’apprendimento.
I neuroni del nucleo soprachiasmatico, a loro volta, rilasciano neurotrasmettitori in grado di influenzare l’organismo e i sistemi cerebrali deputati a regolare il ciclo sonno – veglia e la fame.
Depressioni: il contributo della scienza per lo sviluppo di terapie alternative.
La ricerca avanzata a San Diego ha verificato che, dopo aver esposto dei topi a fasci di luce per breve tempo, si è registrata una minore attivazione dei neurotrasmettitori in grado di contribuire al funzionamento dell’organismo. Cosa contraria è avvenuto nel caso i cui i topi sono stati esposti a luce per un periodo più lungo.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Advances e, ad oggi, potrebbe essere un contributo alla scienza per contrastare disturbi emotivi come la depressione e sviluppare terapie alternative.
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