Dallo stress al Bruxismo: quando la mente incide sulla salute dentale
Il bruxismo è una condizione comune che si presenta in due forme principali: il bruxismo diurno, noto anche come “Awake Bruxism”, e il bruxismo notturno, o “Sleep Bruxism”. Questo disturbo comporta un involontario digrignamento dei denti e la conseguente contrazione intensa dei muscoli facciali.
Il bruxismo deriva spesso da tensioni psicosomatiche a livello mandibolare che, oltre a compromettere l’integrità dei denti, possono provocare mal di testa, dolore e rigidità alla mascella, dolore alle orecchie e dolore ai muscoli del viso.
La Società Italiana di Medicina del Sonno Odontoiatrica stima che tra l’8% e il 13% delle persone soffra di bruxismo, sottolineando l’importanza di riconoscere e affrontare efficacemente questo fenomeno per proteggere la salute orale e generale.
I fattori psicologici che scatenano il Bruxismo
Il bruxismo è frequentemente considerato un disturbo psicosomatico, suggerendo che il digrignamento dei denti possa essere interpretato come un’espressione di problemi psicologici. Diversi fattori possono innescare questa condizione, tra cui:
- Ansia: spesso correlata a situazioni di stress o incertezza che possono portare a stringere i denti involontariamente.
- Stress elevato: periodi di forte stress possono manifestarsi fisicamente attraverso il bruxismo.
- Irritabilità: una risposta comune a frustrazioni quotidiane che può esacerbare il digrignamento dei denti.
Come fenomeno psicosomatico, il bruxismo può indicare la tendenza a reprimere emozioni intense, come la rabbia o lo stress, che vengono scaricate inconsciamente attraverso il digrignamento dei denti. Questo comportamento non solo riflette uno stato di ansia o disagio psicologico ed emotivo, ma è anche uno dei modi in cui il corpo manifesta somaticamente l’ansia.
Altre manifestazioni somatiche dell’ansia includono la sudorazione notturna e il tremore. Comprendere queste connessioni è essenziale per affrontare le cause sottostanti e alleviare i sintomi del bruxismo.
Nei bambini: cause e supporto specialistico
Il bruxismo non colpisce solo gli adulti, ma è una condizione che può manifestarsi anche nei bambini. Le cause dell’insorgenza di questo disturbo in età pediatrica variano e possono includere problemi nel cavo oro-faringeo. Tuttavia, le cause psicologiche sono più frequentemente identificate come i principali fattori scatenanti.
Nei bambini, il significato psicosomatico del bruxismo può essere ricondotto a situazioni di ansia e stress legate a cambiamenti significativi nella loro vita. Eventi come l’arrivo di un nuovo fratellino o sorellina, l’inizio della scuola o transizioni importanti come il passaggio dall’uso del pannolino possono innescare questo disturbo.
L’intervento di un esperto in psicologia infantile, in collaborazione con il pediatra, può essere molto prezioso per i genitori che cercano di gestire e curare il bruxismo nei loro figli. Questi specialisti possono offrire supporto e strategie per alleviare lo stress e l’ansia nei bambini, contribuendo così a mitigare o eliminare il bruxismo.
Rilassamento e mindfulness
Il bruxismo, comunemente associato a stati di ansia e stress, può essere efficacemente trattato anche al di là delle tradizionali cure dentistiche. La terapia psicologica offre diverse tecniche di rilassamento che possono essere particolarmente utili per chi soffre di questo disturbo.
Tra queste, il training autogeno, la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson e il biofeedback si sono dimostrati efficaci nel ridurre la tensione fisica e mentale che contribuisce al bruxismo. Queste metodologie aiutano a distendere i muscoli e a calmare la mente, intervenendo direttamente sulle tensioni che portano al digrignamento dei denti.
Inoltre, la mindfulness si rivela un potente strumento di intervento. Questa pratica enfatizza la consapevolezza del momento presente e può essere particolarmente utile per gestire il bruxismo diurno, che a differenza di quello notturno, può essere controllato più consapevolmente. Attraverso la mindfulness, è possibile aumentare la consapevolezza dei propri comportamenti e apprendere come modulare attivamente le reazioni fisiche allo stress.
Utilizzare queste tecniche non solo aiuta a gestire il bruxismo, ma migliora anche la qualità di vita generale, fornendo strumenti per affrontare l’ansia e il disagio in modo più efficace.
Strategie per contrastare il Bruxismo
Il bruxismo, spesso accentuato da stati di ansia, può essere efficacemente gestito attraverso l’applicazione di tecniche di mindfulness. Ecco un semplice esercizio per mantenere la mandibola rilassata durante le attività quotidiane, come lavoro o studio:
- Pausa e osservazione: Durante la giornata, trovate almeno due momenti per fermarvi. Se preferite, potete chiudere gli occhi per eliminare distrazioni esterne.
- Concentrazione sulla mandibola e collo: Portate la vostra attenzione alla zona della mandibola e del collo. Fate una scansione corporea per notare eventuali tensioni, dolori, serramenti dentali o sensazioni di calore.
- Rilassamento attivo: Dopo aver osservato le sensazioni presenti, lavorate per allentare qualsiasi tensione muscolare. Muovete dolcemente la mandibola e adottate una postura rilassata e confortevole.
- Ripresa delle attività: Una volta rilassati, potete riprendere le vostre attività quotidiane con maggiore serenità.
Un terapeuta esperto in mindfulness può essere un prezioso alleato in questo processo. Il supporto di un professionista della salute mentale non solo vi guiderà nell’apprendimento e nella pratica di queste tecniche, ma vi aiuterà anche a esplorare e comprendere le cause psicologiche profonde del bruxismo. Lavorando sull’aspetto psicologico e il significato psicosomatico del disturbo, potrete sviluppare la capacità di essere più presenti e consapevoli nel momento attuale, riducendo così l’incidenza e l’intensità del bruxismo.
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